Sicilia Doc Zibibbo Passu Baruni 2023 di Mustazza

S i c i l i a D o c Z i b i b b o P a s s u B a r u n i 2 0 2 3 d i M u s t a z z a

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Ci troviamo a Buseto Palizzolo, piccolo comune situato nella parte settentrionale della provincia di Trapani, a circa metà strada tra il capoluogo e il Golfo di Castellammare. Mustazza è una cantina che affonda le proprie radici in una lunga tradizione familiare. La sua storia inizia nel 1955, anno in cui il busetano Cristoforo Mustazza acquista 40 ettari di terreno. In tempi più recenti il nipote, anch’esso Cristoforo, crea l’attuale, moderna azienda vitivinicola con l’idea di produrre vini che rappresentino la combinazione di identità, territorialità e innovazione. Nel 2015 c’è la prima vendemmia, poi, cinque anni più tardi, si comincia ad imbottigliare e si va sul mercato con l’etichetta denominata “Quasale”. Oggi le attività sono portate avanti da un team affiatato che vede accanto a Cristoforo, Pina Oddo, l’agronomo Giuseppe Mustazza e l’enologo Filippo Angileri. I vigneti si estendono per una quindicina di ettari, divisi in diversi appezzamenti nei quali sono presenti varietà scelte in base alle specifiche caratteristiche pedoclimatiche. Insieme agli autoctoni Catarratto, Grillo e Zibibbo, vengono coltivati anche vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot.

L’azienda, attualmente in conversione biologica, con la vendemmia 2025 potrà avere la certificazione. La produzione complessiva è di 15 mila bottiglie l’anno. Al momento sono sei le etichette, raggruppate in due linee, la Quasale, composta da un rosso, due bianchi e un vino frizzante e la Passu Baruni, nella quale troviamo un bianco da Zibibbo e un rosso da Merlot. Abbiamo degustato il Sicilia Doc Zibibbo Passu Baruni 2023, nuovo vino presentato in anteprima al Vinitaly il mese scorso. Le uve, Zibibbo cento per cento, provengono da vigneti situati ad altitudini comprese tra 400 e 450 metri sul livello del mare nel territorio collinare della parte nord del Trapanese. Il sistema di allevamento utilizzato è il guyot con densità d’impianto di 3.200 – 3.500 ceppi per ettaro e rese che non superano i 70 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente in piccole cassette. Subito dopo si dà inizio alla vinificazione che prevede diraspatura, macerazione a 4 gradi centigradi delle bucce con il mosto, pressatura soffice e fermentazione molto lenta a a temperatura controllata. Prima di essere messo in commercio il vino affina in bottiglia per almeno 3 mesi.

Versato nel calice, lo Zibibbo Passu Baruni si distingue subito per il suo bel colore, un giallo paglierino carico con leggeri riflessi verdolini. Ha un naso intenso di chiara impronta aromatica nel quale profumi di gelsomino e petali di rosa sono affiancati da note di frutta a polpa gialla come pesca, melone e ananas. E’ evidente un profilo giovanile che fa leva su toni varietali, mostrando una buona armonia. Il sorso è fresco, snello e di buona persistenza con un gusto che ricalca fedelmente l’olfatto e viene rinforzato dalle percezioni floreali preponderanti al retronaso. Sapido il finale. Si tratta di un bianco caratterizzato dalla piacevolezza immediata dello Zibibbo che si esprime con equilibrio nella giusta misura. Può essere abbinato ad antipasti e primi piatti della cucina di mare, oppure a pietanze della tradizione siciliana a base di verdure e ortaggi e preparazioni in agrodolce dal sapore non troppo intenso.

Fonte: https://www.cronachedigusto.it/vino-della-settimana/sicilia-doc-zibibbo-passu-baruni-2023-di-mustazza/